IMPACT WRESTLING: Kaze Ni Nare
Analisi IMPACT post BFG.
IMPACT Pubblicato in data 30/10/2021 da Roberto Rotonda
Gli strascichi di Bound For Glory fanno da filo conduttore di questo episodio. Senza però risparmiare qualche sottile suggerimento in materia di nuovi sviluppi. La compagnia ha trovato il suo villain per eccellenza in un Moose a cui è stato affidato il compito di trainare una faida davvero avvincente con Josh Alexander, che resta l’indiziato numero uno per essere il prossimo World Champion. Nonché il volto della federazione.
Costruzione impeccabile che vede la crescita di entrambi partire da lontano, ricoprendo un arco narrativo lungo, impervio e carico di ostacoli che hanno portato i due allo status attuale. Il tutto acquista maggiore importanza e anche fascino, con l’esordio di Minoru Suzuki. Che arriva per scontrarsi con Josh Alexander, dopo che quest’ultimo aveva costretto Moose a darsela a gambe. In una escalation di scontri e confronti, alla fine si annuncia un 3-on-3 come Main Event della prossima settimana. Josh Alexander, Matt Cardona e Eddie Edwards faranno squadra contro Moose, W. Morrissey (convinto da Moose promettendogli un match con il titolo in palio) e Minoru Suzuki a cui basta sentire il nome di Alexander per unirsi alla causa.
Nonostante lo scetticismo generale, trovo geniale la vittoria di Moose a BFG. Vedere il Walking Weapon così coinvolto anche nella parte recitativa e non solo nelle sue straordinarie performance sul quadrato, dà l’idea di una rivalità che è già un successo perché oltre alla naturale “cosa di vincere il titolo” sta venendo fuori uno storytelling notevole, con una storia che ha trasceso la mera “parte sportiva del business” per andare a incanalarsi nel classico “sul personale” che ne aumenta il livello e la rende molto più interessante dal punto di vista emotivo. Creando quella empatia con il pubblico che è la vera magia del pro-wrestling.
Per il resto la puntata prosegue abbastanza bene. Trey Miguel difende con successo l’X-Division Championship contro Rocky Romero. Rimane Steve Maclin la sua minaccia maggiore, è ancora lui infatti ad attaccarlo a fine incontro. Vince anche Rachel Ellering il suo match con Tasha Steelz. Finisce senza vincitori il match tra Heath e Joe Doering. Che si conclude in rissa con il beatdown della VDB a Heath & Rhino, con Eric Young ristabilito al 100% che ritorna attivo e si fa sentire eccome.
Mentre sembrano essere ancora i FinJuice gli avversari principali dei Good Brothers.
Mickie James si prende la gloria della IMPACTZone dopo la vittoria del Knockouts World Championship a BFG. È Madison Rayne a fronteggiarla avanzando la possibilità di un match titolato. La Hardcore Country accetta, tipica situazione transitoria.
A deludermi è stato il Main Event. Non il match in sé, che ha visto un bell’incontro tra Chris Sabin e Ace Austin, con quest’ultimo che ha sconfitto il rivale. Ma la scelta, nella puntata post Bound For Glory, di affidarsi a due che al momento a tutti gli effetti rappresentano il mid card. Di professione non sono né un promoter, né un writer e né un booker. Ma l’ideale secondo me sarebbe stato sì sviluppare al meglio la trama Alexander-Moose con le varie implicazioni e coinvolgimenti durante la puntata, però riservando all’atto finale dello show l’arrivo di THE KING Minoru Suzuki con magari uno scontro tra le parti che avrebbe così ufficializzato il Main Event del prossimo episodio.
Unico appunto per una puntata altresì senza sbavature particolari.
Anche per oggi è tutto. Alla prossima.
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