WWE RAW - Il diavolo sta nei dettagli!
Analisi Monday Night Raw
WWE Pubblicato in data 25/05/2022 da Andrea Capruzzi
Grossolana! Così potremmo riassumere la puntata odierna di Monday Night Raw che, avvicinandosi sempre di più ad Hell in a Cell, punta a costruire la card dell’evento ma nel farlo non riesce a catturare l’attenzione dello spettatore offrendo uno show di transizione poco entusiasmatane. Ma cosa a reso grossolano questo appuntamento dello show rosso?
Apre la serata il promo di Riddle che promette vendetta ai danni di Roman Reigns (e della Bloodline in generale) dopo l’attacco subito dopo il match di unificazione andato in scena a Smack Down; una prova parlata che vede l’Original Bro lontano dalla sua gimmick “commedy” facendo vedere un lato più serio in vista dello scontro con il Tribal Chief. Una cambiamento fortificato anche dalla prova nel match post promo a sei, in squadra con gli Street Profits, contro gli Usos e Samy Zayn con un Riddle che domina gli scambi finali, mettendo in fuga i gemelli samoani e chiudendo la pratica contro l’auto proclamato Leader dello spogliatoio; una costruzione interessante che però fa nascere la domanda sulla gestione della stessa dato che, come riportato da alcuni rumors, i due si dovrebbero affrontare a Money In the Bank lascio un lasso di tempo molto lungo da scritturare. Da sottolineare anceh come L’Original Bro durante il promo metta in discussione anche il proseguo del team con Randy Orton a causa dei problemi di salute di quest’ultimo tali, a detta dell’ex campione di coppia, da farlo zoppicare prima dello scontro a Smack Down; in passato The Viper aveva detto in alcune interviste come l’uso prolungato della sua mossa finale avrebbe procurato gravi lesioni alle spalle ma l’infortunio citato da Riddle potrebbe essere un mero pretesto utile a portare avanti la Storyline che vede Orton infortunato. Una comunicazione difficile da capire se avrà ripercussioni sul tag team tale da provocare una rottura tra i due interna( ricreando una specie di faida tra Triple H e Shawn Micheals nel 2002), l’accantonamento degli RK-Bro senza un reale motivo oppure risultando ininfluente per gli RK-Bro(come successo più volte nel New Day dove i vari infortuni dei membri non ha fermato il team).
Supera con successo MVP la All-Mighty Challenge dell’ex assistito Bobby Lashley, consistente in un match singolo con in palio la possibilità di scegliere la stipulazione per il faccia a faccia probabilmente finale tra Omos e l’ex campione WWE. Una scelta che, visto il tema del prossimo PPV, potrebbe ricadere su un Hell in a Cell match (stipulazione tipica per concludere una rivalità) anche se potrebbe risultare troppo anti climatica e scontata; una scelta interessante potrebbe essere vedere i due in un last man standing match, stipulazione in grado di permettere ai due giganti di poter “nascondere” le lacune tecniche ed offrire un buono spettacolo mettendo come punto cardine della narrativa il riuscere a far svenire sotto la Hurt Lock il Gigante Giamaicano.
Continua a spadroneggiare il Judgement Day che non solo ha la meglio contro Aj Styles e Liv Morgan, affrontati da Damien Priest e Rhea Ripley in un Mixed Tag Team match, ma infierendo anche nel post match sulla coppia Face. Un nuovo pestaggio che però vede come grande, ed apparentemente, ingiustificata assenza di Finn Balor facendo pensare che questa sia dovuta ad un suo possibile approdo nella stable di Edge; una stable che però perde di mordente con la continua dialettica della “ricerca di nuovi adepti” diventata troppo presente a tal punto da diventare anche forzata soprattutto quando Rhea ed Edge invitano rispettivamente Liv e Styles ad unirsi a loro (mentre Priest fa da “trombettiere” limitandosi ad invitare il pubblico ad alzarsi). Una deriva che sta facendo perdere il vero fulcro della rivalità tra Edge ed Aj Styles, diventato oramai una scorribanda tra squadre dove i Face sono sempre in difficoltà.
Scampato pericolo durante il “King’s Court” presentato per Jerry “the King” Lawler che viene salvato da Rey Mysterio e Dominik mettendo in fuga Veer Mahaan, ospite dello show dell’Hall of Famer. Un segmento che mostra le doti parlate del colosso indiano senza però risultare nulla di eclatante: va riconosciuta a Mahaan una buona prova al micorfono ma ad oggi tutto l’hype creato dalla federazione circa il suo debutto non sebrerebbe ancora ripagato sia sull’aspetto della gimmick, il cui apparte essere di grande statura e molto irascibile non è stata ancora esplorata (come ad perché del disegno sulla fronte), ed anche sulle sue doti da lottatore dato che durante il promo, nel tentativo di portare Rey nel ring, cerca invano di lanciare il Folletto di San Diego sopra la terza corda non riuscendoci e rischiando di fare male all’atleta mascherato. Un Handicap Match tra i tre sembra inevitabile nelle prossime settimane, se non anche ad Hell in a Cell ( dando così una vittoria di rilievo importante in un Premium Event), anche se ad ora la faida non riesce a catturare l’attenzione visto il prevedibile esito.
Main Event della serata lasciato al rematch del match di settimana scorsa tra Becky Lynch e Asuka vinto questa volta dall’irlandese che viene aggiunta nel match valevole per il titolo femminile di Raw rendendolo così una contesa a tre. Uno sviluppo narrativo molto forzato sia nel concedere il rematch a Big Time Becks ,dato che le vittorie grazie al Green Mist di Asuka sono sempre state valutate come legittime, sia come è avvenuto con la Emperes of Tomorrow che prima riesce a entrare nel ring in tempo per non essere contata fuori ed appena entrata subisce lo schieramento, pulito, decisivo. Vera pecca della faida, al momento, è “l’essenza “della campionessa Bianca Belair che fino ad ora è stata coinvolta solo nei match come distrazione tra le due contendenti; sarebbe stato interessante vedere una campionessa capace di farsi rispettare dopo gli affronti subiti da Lynch e Asuka (magari anche provocando la squalifica nel corso del match per atterrare le due contentendeti dopo essere stata colpita) di modo da renderla meno anonima sia come personaggio che come campionessa in carica, status reso ancora più insapore a causa dei pochi risultati ottenuti fino ad ora in quanto la sua ultima vittoria diretta risale ad un mese fa. Una posizione che potrebbe cambiare nelle prossime settimane ma che rischia di rendere il regno di Bianca poco interessante proprio nel momento dove dovrebbe essere consacrata come volto della divisione.
Nella sua totalità, in conclusione, l’episodio odierno di Monday Night Raw rappresenta una brusca frenata per lo spettatore in cerca di spettacolo caratterizzato da una narrativa che procede a lento ritmo con promo ripetitivi ed allungati rispetto ai pochi contenuti proposti. Non brilla neanche il lottato, qualitativamente non lontano dalla resa canonica di uno show settimanale, ma che viene ancora più depotenziato dalla prevedibilità dei risultati degli scontri ( come ad esempio il main event tra Asuka e Becky). Un episodio che, giustamente, si prende il suo tempo per costruire la card di Hell in a Cell ma che a 2 settimane da tale Premium Event (nonostante si parli di un evento di transizione) ci si poteva aspettare un minimo di “imprevedibilità” come annunciare alcune coppie del torneo per decretare le nuove campionesse di coppia (di cui ancora non si sa quando sarà effettivamente avviato), su cosa farà Riddle ad Hell in a Cell dato che Roman non è pubblicizzato per l’evento e probabilmente salterà lo stesso ( stando ai vari rumors) oppure chi saranno i primi avversari degli Usos. Domande che possono sembrare marginali ma alla fine, il diavolo non sta nei dettagli?